Un materiale si considera saldabile quando si presta, a mezzo di un procedimento, alla realizzazione di una struttura in cui sia assicurata la continuità e che presenti caratteristiche conformi ai requisiti di qualità richiesti dalla documentazione tecnica di riferimento e di progetto.
I processi di saldatura impattano una o più tipologie di materiali che assumono prevalentemente due funzioni:
Il materiale base è il materiale che costituisce i pezzi da saldare e può essere lo stesso per entrambi i pezzi (saldatura omogenea) così come può essere anche diverso (saldatura eterogenea)
I materiali metallici che vengono più tradizionalmente uniti nei processi di saldatura sono l’Acciaio, le Leghe di Alluminio, le Leghe di Nichel e le Leghe di Titanio.
I materiali termoplastici sono i soli materiali polimerici che possono essere saldati.
Il materiale d'apporto è il materiale puro che, nei processi di saldatura, viene introdotto sotto forma di bacchette, fili o nastri e depositato allo stato fuso tra i lembi da unire.
Non per tutti i procedimenti è richiesto l’utilizzo di questi materiali.