Per verificare la qualità dei giunti saldati, esistono diverse metodologie regolate da procedure standardizzate che prevedono l’impiego di:
1) Controlli Non Distruttivi (CND)
2) Prove Distruttive.
Controlli Non Distruttivi
Per il controllo di un giunto, come ispezione non invasiva, il primo metodo è quello dell’ispezione visiva, con la quale è possibile verificare:
a) la conformità alle specifiche geometriche del progetto
b) le distorsioni e/o deformazioni
c) l’eventuale presenza di difetti evidenti quali cricche, porosità, fusioni incomplete e altri difetti visibili.
Altri metodi di ispezione non invasivi per il giunto, sono i Controlli Non Distruttivi che possono evidenziare difetti affioranti in superficie o presenti appena sotto la superficie, attraverso controlli superficiali quali:
1) Liquidi Penetranti
2) Controllo Magnetoscopico
oppure difetti interni al pezzo, attraverso controlli volumetrici quali:
1) Controllo Radiografico
2) oppure Ultrasonoro
Prove Distruttive
Le prove distruttive, al contrario, prevedono la distruzione della giunzione e necessitano quindi la realizzazione di appositi campioni di prova. Lo scopo è principalmente quello di valutare le caratteristiche meccaniche (prove di trazione, di piega e di resilienza) oppure metallurgiche (macrografie o micrografie) del giunto.